Lettera di Antony...
Sono qui, nel mio letto, solo, ma con il tuo profumo addosso, sulla pelle
e sull’anima. Che male c’è? A volte me lo chiedo. Che male c’è ad
amare l’irraggiungibile? Basta saperci convivere, basta saperlo
accettare per quello che è: irraggiungibile. Tu sei così,lo so, lo
accetto, ma ora ho il tuo profumo che mi droga la mente…Ricordi quel
libro?Mi hai detto di leggerlo, se volevo scoprire qualcosa di te. Io l’ho
letto, tutto d’un fiato,e ho trovato qualcosa di me. Ho trovato qualcuno
da amare, in quel libro. Ho trovato quel qualcuno in cui tu vorresti
rispecchiarti e l’ho amato. Ogni tanto ancora, lo rileggo,sempre
perdutamente, fino in fondo e quando finisce vorrei finire un po’ anch’io,
perché se una cosa la vivi, la sua fine e il suo opposto non può che
essere che una piccola, leggera e inafferrabile morte. E così è con te.
Anche tu sei un libro che conosco ma che riesce sempre a stupirmi,
a farmi innamorare ogni volta, ma anche tu, ogni tanto hai una fine.
Irrimediabilmente arriva il momento dei saluti, con te, mai una
volta che sia per sempre. Sappiamo che ci ritroveremo e ci
riscopriremo e ci mostreremo le foto delle nostre vite che scorrono
troppo lontane, troppo diverse, eppure così inspiegabilmente parallele.
Sappiamo che saremo sempre noi e che ci riconosceremo, ma che
sempre saremo intervallati da qualcosa, da qualcuno, e da quei
maledetti “ciao, tesoro mio, ci sentiamo, a dopo”. Dicono che la
presenza di qualcuno non sarà mai forte come la sua assenza.
E la tua assenza mi par quasi di conoscerla meglio di te, mi pare
che abbia un nome e un volto e una voce, che sono come i tuoi,
ma che i tuoi non sono. Me lo sono chiesto, a volte. Se questo
mio amore, che non può chiamarsi amore… se questi virtuosismi
del mio cuore in subbuglio, non siano rivolti più a lei che a te.
Ad una lei che ho idealizzato, ad una lei che, in fondo, non esiste
nemmeno. Quello che mi ha fatto escludere questa possibilità
è il fatto che, in realtà, quando non ci sei penso a te molto poco.
Penso a te soltanto quando la nostalgia mi sommerge in una
vasca calda di ricordi placidi e sonnacchiosi che con il loro
vapore mi portano ovunque vogliano. Mi basta sapere che
stai bene e che sei esattamente dove vorresti essere, il resto
che importa?!Io non sono sempre innamorato di te. Io
m’innamoro quando ti ho vicino, tutte le volte che mi lasci senza
parole, con un gesto, con una frase,anche solo con un sorriso
che io non mi aspetto. Io amo la sensazione che mi dai,
perché se ci sei tu, io sto bene. Semplicemente, tutto sembra
un po’ più facile e un po’ più vero. Stupido sentimentalista, lo
so. Sono tante le cose stupide di me. La mia parte cinica si
sta impiccando all’albero più alto del vascello, la vedo dalla
finestra mentre spira, ma io sono un fottuto romantico e mi
permetto di esserlo sempre meno. Posso essere forte,
cinico e menefreghista con il mondo, ma non con te. Quante
volte hai visto sciogliersi la mia maschera di cera? Quante
volte hai saputo leggerci attraverso i miei pensieri… e io non
so nemmeno com’è nata questa cosa tra noi. Come hai
imparato a conoscermi così? Quando è successo?
Quante
cose ha scandito il tempo di cui io non mi sono nemmeno
accorto? Quanta vita ci è passata accanto e attraverso
per arrivare qui. Per arrivare a noi, oggi, sempre con la
stessa voglia di conoscerti ancora, sempre con la speranza
che tu mi voglia donare un altro sguardo,un altro pensiero,
un altro pezzetto di te. A volte sono geloso. Non degli uomini
che desideri o di quelli che hai. Io sono geloso dei tuoi uomini,
dei tuoi amici. Loro che possono averti senza intervalli, loro
che possono guardarti e capire esattamente ciò che sei, e
come lo sei diventata. Vorrei poter essere donna anch’io,
e poter vedere, anche solo da lontano, tutto quel mondo
che a loro dai e che io non posso avere. Rinuncerei alle
carezze e agli abbracci, rinuncerei allo stringerti forte e ad
avere il tuo profumo addosso, sulla pelle,e sull’anima, pur
di avere anche quella parte di te, pur di averti tutta, in ogni
tuo respiro. E tornare uomo con uno schiocco di dita non
sarebbe così difficile, giusto il tempo di una canzone ballata
a ritmi sensuali, latini, magari spagnoli, a far esplodere di
nuovo il grido al sesso che sei. Non sorridere, ti vedo sai.
Ti compiaci del tuo essere attraente ma non immagini
nemmeno quale potere tu possa avere. Non è una questione
di mera bellezza. Sei bella, certo, ma in te c’è qualcosa di
così innocentemente puro da far sembrare ogni peccato
una preghiera. Ma ci credi davvero?Che il sesso, nonostante
tutto questo mondo morboso e senz’anima, sia ancora una
cosa pura? Fare l’amore, si dice, e per me così è,sempre,
anche se ci si conosce da due ore. E’ un gesto di fiducia
immensa e di amore donarsi nella più calda intimità ad
un’altra persona, quando il fine ultimo non è solo l’orgasmo,
ma la condivisione dell’orgasmo. Quando il piacere è regalare
all’altro il piacere, quando ogni carezza è un fremito mai
uguale, quando dell’altro ti prendi cura lasciandoti plasmare
dalle sue mani. A guardarti, a sentirti con le corde giuste,
pare che tu ci creda come me.
Magari sbaglio, magari sono
solo un presuntuoso che pretende di conoscerti meglio di quanto
in realtà non sia. Ma questa sei la lei che conosco io. Vorrei
poterti dire che non importa, in fondo, se il tuo essere così ti
allontana da me. Vorrei poterti dire che la tua voglia infinita
di libertà per quanto ti da,ti sta anche portando via tanto. Ma
io non sono certo la persona più indicata. Potrei dirti che
l’amore non è solo un legame a doppie corde incrociate
attorno ai tuoi polsi, e che la libertà, quella vera, nessuno
può rubartela. Forse però, questo lo sai già. Forse la tua
paura non è quella che qualcuno possa portarti via le tue ali,
ma che tu stessa possa decidere di rinunciarci. Io potrei solo
dirti che la persona giusta non lo permetterebbe, nemmeno
se fossi tu a chiederlo. Potrei, ma penseresti che cerco di
convincerti che quella persona sia io. No. Non sarebbe
onesto cercare di convincerti di qualcosa di cui non sono
convinto nemmeno io. Io non lo so come sarebbe, non ho
idea di cosa potrebbe succedere. Mi piacerebbe scoprirlo,
ma forse importa ben poco anche questo. Sei buona e mi
vuoi bene, questo ormai l’ho capito, e io con questa lettera
ti sto mettendo in imbarazzo,forse ti senti addirittura un
pochino in colpa, ma non devi. Non c’è motivo né d’imbarazzo
né di colpa,finché potrò averti nella mia vita. Io ti voglio bene
ben al di sopra di questo amore che non può nemmeno
chiamarsi amore, io voglio solo poterci essere: come amico,
amante, fratello, compagno o qualunque altro ruolo vorrai
darmi. Voglio solo poterti voler bene come adesso, poter
sperare per te il meglio e forse aiutarti ad arrivarci. Per
questo mi auguro che, chiunque sia, tu possa accettare
l’amore di un uomo, e amarlo a tua volta non soltanto un
paio d’ore. Spero che lui sia Bello, sicuramente più di
me, e che capisca almeno un po’ dell’immenso dono che
sei. Spero che ti faccia sentire come se non ci fosse
nessun ostacolo al mondo, e che non abbia paura di lasciarti
andare quando vorrai seguire la corrente, che si fidi di te
e che tu possa fidarti di lui sopra ogni cosa. Amore è alato e
spezza tutte le catene. Spero che lui possa convincerti di
questo, e regalarti anche quel pezzo di vita che tu così
ostinatamente rifuggi. Io, per me, penso che troverò una
donna, o forse più d’una, che mi dia ciò che tu non
puoi darmi. E la amerò, se mi farà innamorare, e con lei
forse progetterò, sicuramente riderò, tanto,da farmi venire
male alle viscere. Mi commuoverò quando mi guarderà
negli occhi un istante in più e forse la prenderò per mano
e gli farò visitare il mio mondo colorato ed informe,
e se
non farà domande, se saprà vederlo, se saprà viverlo e basta,
allora forse la vorrò con me, in quella cosa che chiamano felici
e contenti. Ti chiamerò, quando succederà e ti racconterò di lei,
di quanto è diversa da te, e ti chiederò cosa ne pensi e spero
che ti piacerà ma mai fino in fondo. Posso chiamarti amica,
se vuoi, e allora sarai la mia più cara amica, ma lo sai: chiedimi
di seguirti e io ti seguirò. Se non lo farai, però, non avrò paura.
Io me ne andrò in giro per il mondo, con la tua assenza a
braccetto, vivendo, giocando, imparando sempre qualcosa di
nuovo. Andrò dove la vita mi porterà, ma so che il destino
testardo penserà per noi, e ci farà incrociare di nuovo, perché
noi due siamo fatti ad intervalli, ma non possiamo finire, mai.
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Wow
Quanto tempo è passato...
Ovunque tu sia abbi cura di te!
Francy